martedì 30 dicembre 2008

Da grande voglio fare il pubblicitario

E' ricominciato Mad Men e io mi sono già perso le prime due puntate perchè durante le vacanze guardo meno tivù e faccio più vita sociale. Ma è difficile stare senza quegli uffici saturi dell'odore di alcol e tabacco, senza i vestitini color pastello , i pantaloni a sigaretta, la brillantina, le cravatte strettissime e tutta la straordinaria oggettistica di quel falò delle apparenze.
A proposito della vita sociale, qualche sera fa mentre giocavamo a carte mi è scappata questa frase: "Ok, la mano è tua... devo andarmi a fare due scotch prima di coricarmi visto che domani Cooper vuole che vada presto in ufficio per discutere della mia promozione". Quando mi sono accorto che non avevo scotch ma solo acqua tonica ho anche capito che non ero Don Draper e che non mi trovavo a New York negli anni sessanta e mi è preso quel senso di smarrimento tipico di quando non vedi aggiornamenti nella tua bacheca di facebook. Ma sono riuscito comunque a trattenere le lacrime.


giovedì 25 dicembre 2008

White Winter (& Xmas) Hymnal

Per natale vi metto una canzone del gruppo che quest'anno mi ha più colpito. Quando la sento mi immagino le marmotte che vengono fuori dalle tane ricoperte di neve ed è una sensazione bellissima.


domenica 14 dicembre 2008

Servilmente serviti per ottenere il totale servilismo

Tutte le volte che leggo o ascolto qualcosa di Pasolini mi viene da pensare: "c'aveva preso".




p.s.: Il video è tratto da "la voce di Pasolini". A leggere è Toni Servillo.

giovedì 11 dicembre 2008

Maria, io vorrei dire la mia

Ho notato che nella mia piccola classe le varie faide e antipatie generano dibatitti e invettive che, nella forma e (qualche volta) nella sostanza, si rivelano tentativi di emulazione delle liti televisive in stile "Buona Domenica" o "Uomini e Donne". Le frasi più ricorrenti sono:

- Io sono molto tollerante
- Non sopporto le persone false
- Tu sei una persona prevenuta

- Fammi parlare

- Hai un atteggiamento da diva

- Io quella non la sopporto
- Non è una persona matura

- Io mi reputo una persona intelligente


Nella maggior parte dei dibattiti il preststo e fittizio. C'è solo un inconscio e malsano piacere nel sentirsi parte di una situazione simil-televisiva.


domenica 7 dicembre 2008

No, non si spegnerà mai

Jac, ieri sera, non appena sente l'attacco di there is a light that never goes out:
"Ma ti rendi conto che spettacolo di canzone è? Anche se non cogli le parole il modo in cui Morrissey la canta ti fa capire tutto il senso del pezzo"


sabato 6 dicembre 2008

Kant (not Marx) was right!

Negli ultimi mesi, mentre le borse precipitavano di dieci punti al giorno, in molti hanno rivendicato il monito marxista del "denaro che non produce altro denaro" (anche Tremonti) e via via si è rivalutato il pensiero marxiano nel suo insieme, tanto che in Germania sono triplicate le vendite del Das Kapital. Si è detto insomma che durante la crisi si sono verificate le previsioni del buon vecchi Karl. A me sinceramente sono sembrate affermazioni ipocrite e stupide: è risaputo che le tesi di Marx erano (purtroppo?) scorrette e la storia stessa le ha confutate. Ma soprattutto mi sono indignato per come tutte queste persone, distraendosi nel consacrare Marx nell'olimpo dei pensatori, non si siano accorte che le tesi di un filosofo del '7oo si sono invece rilevate corrette. Scientificamente corrette.
Recentemente alcuni scienziati hanno scoperto che solo il 20 per cento delle fibre che arrivano alla corteccia visiva primaria del cervello proviene dalla retina, mentro il restante 80 % scende dalle regioni del cervello che governano funzioni come la memoria. Secondo Richard Gregory, un neuropsicologo, il 90% della nostra percezione visiva è costituito dalla memoria e meno del 10% dai segnali che arrivano dai nervi sensoriali. Per esempio se vediamo un albero nella radura , con la semplice trasmissione attraverso il nervo ottico della luce che entra nell'occhio, non saremmo in grado di ricostruire la tridimensionalità, la distanza o i dettagli della corteccia. E' la nostra mente che ripempe tutti questi vuoti.
Mentre leggevo di queste cose su Internazionale non ho potuto fare a meno di associare queste scoperte neuropsicologiche alla logica trascendentale di Kant. Con qualche giustapposizione si può affermare che quello che diceva il filosofo tedesco più di 200 anni fa è esattamente quello che queste nuove teorie affermano: la realtà sensibile è filtrata attraverso forme a priori comuni a tutti gli esseri umani. Wow!

giovedì 4 dicembre 2008

Toglietemi tutto ma non la D'Amico

5°A, 17-09-2008, 9:35
Io: "Ehi! Sveglia!"
Compagno di banco: "Che vuoi?"
Io: "Hai visto il troiaio che stanno fecendo con Alitalia?"
C.b.: "Boh, non me ne frega un cazzo"

5°A, 20-10-2008, 10:27
C.b.: "Che stanno a fa quelli li fori?"
(indica un gruppo di studenti con gli striscioni fuori dalla finestra)
Io: "Credo che stiano scioperando contro la riforma Gelmini"
C.b.: "Ah, quell'affare che togli i soldi alla scuola... tanto scioperano perchè non c'hanno voglia di studiare"

5°A, 6-11-2008, 8:09
Io: "Ti rendi conto che Obama è presidente?"
C.b.: "Mi 'mporta 'na sega dell'America, tra un'ora mi interroga su Giolitti e non so niente"
Io: "E poi hai sentito la battuta di Silvio sull'abbronzatura?"
C.b.: "Senti, ti ho detto che non me ne frega niente. Te sei proprio fissato con Berlusconi"

5°A, 3-12-2008, 08:00
C.b.: "Ma sono proprio degli stronzi!"
Io: "Chi?"
C.b.: "Berlusconi e tutti quelli che lo votano. Il tappo vuole raddoppiare l'Iva a Sky! Devono fermarlo".

mercoledì 3 dicembre 2008

I filosofi sono sempre avanti

Oggi in classe hanno portato il sole 24 ore, dove si giudicava il raddoppio dell'Iva a Sky con categorie esclusivamente economiche e si cercava di giustificare il fatto. A casa ho dato un' occhiata a Repubblica che come sempre è moscissima quando si tratta di prendere posizioni politiche e troppo analitica. Il Corrire non l'ho letto ma credo uguale. Libero ce l'ha con l'abolizione delle provincie e non ne parla. l'Unità invece tende ad assecondare la linea del Pd come la maggior parte dei quotidiani di centro-sinistra. La prima cosa interessante l'ho trovata sul Foglio, per poi imbattermi in quella che potrebbe benissimo essere la mia opinione in merito (ma è esposta meglio) su Leibniz, che non è appunto un giornale ma un blog:

Questa cosa di Sky è ridicola.

  • È ridicola Sky perché la vita normale è già tassata al 20% e la maggior parte di noi non usufruisce di tassazioni agevolate.
  • È ridicola perché da un aumento di iva non discende direttamente un aumento del canone (chiedetelo a qualsiasi commerciante).
  • È ridicola perché Sky si sporca platealmente le mani con la politica, cosa che invece, prima dell’altro giorno, era proprio uno dei pregi di Sky.
  • È ridicola perché la D’Amico è riuscita a mettere le uniche vesti che non la fanno sembrare una figa spaziale, quelle di Masaniello.
  • È ridicola perché la gente, invece di scrivere al Governo per agevolare un’azienda che con la gente ci guadagna, dovrebbe scrivere a Sky per dire: “Ma che cazzo state a fa’?! Piuttosto di fare gli spot, la smettete di dare a ripetizione i film con Vaporidis?”.

Il Pd, in questa cosa di Sky, è ridicolo.

  • È ridicolo - anzi deprimente - Veltroni che s’inginocchia a Murdoch e dice che il ripristino dell’iva è «un modo per colpire un’impresa, Sky, che produce e da lavoro e per colpire i cittadini, deprimendo ulteriormente il paese».
  • È doppiamente ridicolo perché tenta a mossa più populistica di tutte: quella dell’appello ai tifosi di calcio. In fondo Uòlter resta sempre quello dei circenses.

Berlusconi, in questa cosa di Sky, è ridicolo.

  • È ridicolo quando dice che non c’è conflitto d’interessi, perché quello in materia di tv - finché vive - ci sarà sempre.
  • È ridicolo anche quando dice che Sky e Mediaset non sono concorrenti: come se inserzionisti televisivi e pubblico televisivo avessero altra scelta che non scegliere la… televisione.

Adesso, però, vado che su Sky Cinema 1 c’è Romanzo Criminale, una bella serie tv prodotta anche da Rti, cioè Mediaset.

lunedì 1 dicembre 2008

Politica surrealista

Oliviero Toscani alla Creatività. Graziano Cecchini, il neo-futurista che colorò di rosso la fontana di Trevi, al Nulla. Lo chef pluristellato Fulvio Pierangelini alle Mani in Pasta. Il gastronomo e giornalista Davide Paolini a Gusto e Disgusto.
Sono solo alcuni degli assessori nominati dal neo-sindaco di Salemi Vittorio Sgarbi. Il progetto politico dell'iracondo esperto d'arte comprende anche case diroccate in vendita a un euro in cambio della ristrutturazione, un provocatorio museo della mafia e gite notturne per progettare le opere pubbliche.
Operazione a metà tra la genialità e l'autocompiacoimento, ha scatenato un putiferio mediatico soprattutto per i bizzarri assessorati.
Peccato che esiste una nazione che ha un numero di ministeri idioti nettamente maggiore di quello di Salemi, ma nessuno l'ha citato. Si chiama Hajducka Republika (repubblica del ribelle), ed è un paese autoproclamato della Bosnia-Erzegovina, grande tre chilometri quadrati. E' nato nel 2002 e il suo presidente, fodatore e propietario dell'albergo che ospita la sede del governo si chiama Vinko Vukoja. Ci sono 71 ministri tra cui: un ministro dei sorrisi, un ministro della vaghezza, un ministro delle bionde artificiali e un ministro dei camionisti frustrati.
Se Sgarbi lo sapesse sarebbe verde d'invidia.

Si ringrazia:
Repubblica per Sgarbilandia
Internazionale per Hajducka Republika

giovedì 27 novembre 2008

Tutta un'altra musica

Mi ero quasi dimenticato di dire che ho comprato il mio primo Ipod. So che arrivo in ritardo di una decina di generazioni, più che oggetto di culto è oggetto da musei (infatt è esposto al MoMA), massima espressione del conformismo, e fondamentalmente inutile: la musica la ascolti comodamente e meglio in casa sullo stereo e non essendo io un pendolare, o abituale frequentatore di mezzi pubblici, ho rare occasione per sfoderarlo fuori casa. Invece lo utilizzo molto collegato all'Hi-fi.
C'è anche da dire che i nuovi modelli sono troppo leggeri, del tipo che non senti di averli in mano, e l'accellerometro è stralento. Tutto sommato mi sento molto figo con le cuffiette bianche.

Criticare la borghesia è sempre chic

Ho visto il nuovo di Woody Alenn, "Vicky Cristina, Barcelona", mi è piaciuto nonstante tutto. Non è di certo il più bel film di Woody Allen e neanche regge il confronto con la trilogia londinese (in particolare con Match Point, che è un capolavoro). Comunque i sui ritratti dell'upper class sono profonde riflessioni sulla società moderna e sui sentimenti umani di cui non ci possiamo privare. Non ne so niente di cinema e quindi concludo il discorso.



Inoltre sono stato a teatro (4°/5° volta nella vita) a vedere "Il Piacere dell'Onestà" con Gullotta. Spettacolo molto verboso con difficile ma magistrale sceneggiatura che ritrae l'ipocrsisa della borghesia più ignorante d'europa (quindi italiana). L'interpretazione di Gullotta è ottima e la recitazione è nel complesso di altissimo livello. Scenario minimalista ma originale: casetta trasparente-ruotante con mobilio d'epoca (quando poi si sono accesi i neon è diventata evidente la somiglianza con la stanza di "2001: odissea nello spazio") e campagna sullo sfondo. Bello.


lunedì 17 novembre 2008

Cronaca di un fallimento annunciato

Oggi si studia. Ho già pianificato tutto: torno a casa in macchina con Marco, pasto frugale, ascolto qualche canzone sull'ipod ed entro le 13.30 mi butto sui libri. Che persona organizzata che sono! Inoltre non ho ragioni di lamentarmi visto che devo studiare Orwell, il periodo giolittiano e l'elettrostatica, che è più che propedeutica al mio progetto di costruire un sintetizzatore.
Ok, sono le 13.08, ho appena finito di mangiare mi restano ventidue minuti per ascoltare un po' di musica. Preparo una playlist idonea: Human league, Cindy Lauper, Battiato, Sigur Ros, Beach Boys, Kraftwerk e Tiziano Ferro, più snob di così non si può; sforerò di qualche minuto ma non importa.
13.45: mancano 1.52 minuti alla fine di "Girls Just Wanna Have Fun" e mi accingo a dirigermi verso la scrivania, aspetto che la canzone finisca e sfodero lapis, penna blu replay, libro di fisica, coordino tutto e... si parte.
Dunque il torema di Gauss lo so di per certo, l'ho già ripetuto l'altra settimana, la carica elettrica è oltremodo elementare, per non parlare poi dei condensatori in parallelo: banali. No no, fisica è inutile studiarla, e poi ripetere l'enunciazione dei teoremi mi toglierebbe fiato per Giolitti. Passiamo ad Animal Farm.
Fammi vedere, nel compito ci mette questo, questo e questo.... ho già letto il libro e lo spettacolo al teatro è stato ieri, evitiamo la secchionaggine e dedichiamoci alla vera montagna quotidiana da scalare: la poltitica italiana dall'inizio del secolo alla prima guerra mondiale.
Ci siamo, ecco qui il paragrafo, da pag. 54 a 78. Neanche toppa roba, anzi forse un po' poca, uno bravo come me non si può ridurre a queste addattature scolastiche di argomenti che hanno ben più da dire. Sicuramente nello scatolone della storiografia marxista dei miei genitori troverò qualcosa sull'argomento, d'altronde il buon Togliatti aveva riabilitato la figura Giolitti già nella prima metà del novecento.
Quindi scendo le scale che mi portano al soggiorno, piccola capatina in cucina per rosicchiare qualcosa (il pasto era decisamente troppo frugale) e poi giù per un'altra rampa verso lo scannafosso. Mi rotolo per dieci minuti buoni in questo megascatolone bolscevico, pieno di titoli più comprati che letti, senza però trovare quello che cerco, fino a che... eccolo: "Giampiero Carocci, Giolitti e l'età giolittina". Smack, smack , pensa che fortuna, e inoltre è una bella edizione Einaudi risalente a trent'anni orsono. Quindi il libro l'ho trovato, e non mi resta che risalire fino alla cameretta e iniziare a sfogliarlo. Arrivo al soggiorno e mi fermo davanti alla tv.
So benissimo che se l'accendo rischio di attaccarmi a Current, ma lo faccio solo per guardare i film che ci sono stasera. Niente di interessante, solo qualche blockbuster e vecchi western, potrei anche spengere... ma un pod su Current che male può fare? Digito 130 sul telecomando: Uau! un documentario in tre parti sulla Cina, non posso perderlo; la storia può aspettare, il presente è più incombente.
Il Pod è tanto bello quanto noioso e alla fine della prima parte zappo fino a Cult: "Louis T. e i wrestler"!!! NON posso perdere una cosa del genere, dura 45 minuti, appena finito mi fiondo a studiare.
Il documentario è finito e io sono a metà tra lo sragionamento e l'estasi, troppo eccitato per studiare, per calmarmi ci vorrebe... ma si!!! proprio una puntata di "One hit wonder" su Mtv Gold. E' la classifica delle migliori cento meteore degli anni ottanta e novanta.
Che palle è durato solo un'ora, solo 20 canzoni, uff! Bene ora non ho più scuse sono le cinque e devoa andare a... Le cinque, ma è l'ora del tè! Ho anche dei biscotti buonissimi , e poi se vado a studiare a stomaco vuoto rischio di svenire tra le pagine ingiallite del mio nuovo volumetto. La merenda non si salta, è sacra.
E lunga, visto che rovescio due volte la tazza e per due volte devo ripreparare tutto.
Giungo finalmente nei pressi della scrivania, dove scorgo il portatile. Dovrei controllare la posta, sono più di 15 ore che non lo faccio, magari qualcuno è in pericolo di vita o si sta oraganizzando un raduno di facebook senza di me. Nessun nuovo messaggio, mi ero preoccupato per nulla.
Mi sento sempre solo quando non ricevo email o non vedo il simbolo del messaggino sul cellulare. Io ho bisogno di affetto. Apro Facebook: Nessuna notifica. Mondo crudele, ma è su messenger che ho i miei veri amici. Ce ne sono molti in linea, non mi resta che aspettar che qualcuno mi trilli. Aspetto... Aspetto... Aspetto... E che cazzo tutti sulle sue oggi?! Ok faccio io la prima mossa "Ehi fabri come va?" "Scusa ma non lo vedi che ho scrittoche sto studiando? Domani ho un esame". Universitari di merda come se solo loro avessero da studiare... studiare... GIOLITTI!!!
Ormai è tardi non ce la farò mai. Al diavolo storia , tanto l'interrogazione è sabato ho tutto il tempo del mondo. Meglio scrivere sul blog di questa giornata passata a non fare niente. Tanto io sono uno che se le può permettere queste cose. Posso non studiare visto che so già tutto. Come il teorema della capacità di Gauss in parallelo (non era così che si chiamava?) o la Fattoria degli Animali di Louis T. (eppura qualcosa non torna).
Mentre srivo queste cose realizzo che è il quarto giorno cosecutivo che sfuggo ai libri, che nei prossimi tre giorni ho quattro compiti e che non so neanche di cosa parleranno. Mi dico anche, tra me e me, che ci manca che cominci il declino scolastico e siamo a posto, il peggio del peggio.
Basta ora spengo internet e incollo gli occhi al libro di storia.
Dopo aver ascoltato qualcosa sull'ipod, si capisce.

Oh my gold!

Filip (quello del post scosrso) ha aperto un blog. A dire il vero ne aveva già uno, ma questo è cheap and chic come non mai.

mercoledì 12 novembre 2008

Anche Frankenstein va al supermercato

Le migliori foto del servizio fotografico di Filip a cui ho collaborato. Le altre le trovate qui

giovedì 6 novembre 2008

Oh-Bama!!!

Obama ha vinto. Ha stravinto. E non ha vinto per il suo programma, per le sue idee, il colore della sua pelle, il suo partito o altre categorie tradizionali della politica. Anzi non ha vinto nanche lui, Barack Hussein Obama. Ha vinto la facciona sorridente che sui cartelloni era affiancata alla scritta "change", ha vinto un sogno, una speranza. E' stato il voto meno razionale e più sentimentale degli ultimi decenni, un voto "a pelle". Obama è riuscito a infondere il sogno della poltitica, a far sentire i suoi elettori parte di un progetto grande, di un movimento, quasi di una religione che ha lui come messia. La politica deve capire che per riavvicinarsi alle persone deve farle commuovere, ridere, arrabbiare, deve farle sentire parte di una grande storia. Obama questo lo ha capito più di tutti.

sabato 1 novembre 2008

L'etilico pessimismo cosmico

C'è Lorenzo che parla con me dell'università, di come si trova bene a vivere senza i genitori, ad avere totale libertà e indipendenza. Dice che gli anni del liceo sono belli, ma quelli dell'università lo sono di più. I dico si, è vero, ti credo, il ciclo che sto chiudendo è stato importantissimo per la mia formazione, non solo come studente, ma come presona. E lui dice che quest'anno (la quinta) sarà quello che passerà più velocemente, ma anche quello dove ci saranno più conflitti nella classe. E io gli dico si, cazzo, è stravero. Sono finiti anche i sorrisetti ipocriti, ora ognuno pensa a sè, a soddisfare l'angosciosa scommessa, a dirsi "è fatta" con ghigno di re. C'è animosità ed è morto il senso di altruismo che forse non c'è mai stato. Se qualcuno salta un interrogazione e il professore dice che non importa, che lo interrogo la prossima volta, quello viene comunque ricoperto di invettive e offese. E' importante solo quel voto finale in centesimi. L'altro mi dice che in fondo siamo tutti degli individualisti e che nelle situazioni più pressanti ci mostriamo per quello che siamo veramente. Ma no, non ci credo, non voglio, se la metti così, in una prospettiva cosmica, è brutto, bruttissimo. Non ci possiamo solo realizzare in noi stessi , ci servono gli altri, serve l'Io nel Noi. Ma ti sembra che ora si cerchi di essere persone o personaggi, mi dice. Ma è una fase storica, non assoluta. Si, è una fase storica, ma per noi assoluta. E io dico che questo nichilismo etilico da sbato sera non mi piace, che è meglio chiudere la discussione. E lui no, ognuno pensa a se perchè il pensare per gli altri è fallito, perchè nessuno si sente più parte di un ideologia, di un sogno, di qualcosa che trascenda la propria finitudine, che lo faccia sentire grande; la società non ci vuole, ci ripudia, fa a meno della nostra forza biologica, della nostra volontà di potenza, e noi ripieghiamo su noi stessi, presumendo di creare un mondo nuovo, che appartiene solo a noi, di cui siamo il centro vivificatore. E non riuscendoci muoriamo.

lunedì 20 ottobre 2008

Dialoghi

"Ehi, come stai?". "Bene, grazie". "Tutto ok?". "Si si, tutto ok". "Hai visto che tonfi ha fatto il mercato?". "Veramente in questi giorni si sta riprendendo... purtroppo". "Perchè purtroppo? Se crolla il mercato non te ne giovi mica". "In realtà provo un piacere perverso quando la borsa è in crollo". "E perchè?". "Autolesionismo inconscio e marxismo represso". "Capisco... come va a scuola?". "Entusiasticamente male". "Brutti voti?". "No, figurati, è solo che c'è un clima di merda". "Perchè?". "Perchè tante persone dovrebbero farsi i cazzi propri". "Oh, ma che hai?". "Te chiedi, io rispondo". "Sarà... come mai non aggiorni più il blog? Avevi acquistato una certa regolarità". "Ho da studiare e se accendo il computer mi attacco a facebook e non mi scollo più". "Studi così tanto?". "Beh, non ho altro da fare, sto sui libri tutto il pomeriggio così riesco a tenere la testa occupata". "Perchè devi tenere la testa occupata?". "Fatti i cazzi tuoi". "A cosa è che non devi pensare?". "Fatti i cazzi tuoi". "Di che si tratta?". "Fatti i cazzi tuoi". "Ok... L'avete fatto sciopero?". "Nein". "Perchè?". "Perchè avremmo dovuto farlo?". "Ma lo sai che tagliano 8 miliardi alla scuola e rimettono il maestro unico?". "Tanto peggio di così...". "Ma che cazzo ti pende?". "Boh niente, forse dopo cinque anni di scientifico sono stato contagiato anche io dall'apatia, e poi 'ste manifestazioni neosessantottine mi stanno sulle palle, tutte le volte che fanno un riforma tutti a frignare". "Sei passato dall'altra parte???". "Si, come no, e ho anche il poster di Brunetta in camera". "Che leggi di bello?". "I Dolori del Giovane Werther". "Bella la parte in cui si innamora di Lotte". "Io preferisco quando fa l'apologia del suicidio". "E' un periodaccio, vero?". "Veramente sei te che con questi occhi pieni di entusiasmo e questo sorriso smagliante mi fai pensare a quanto mi stanno sul cazzo gli ottimistisempreecomunque". "Mah... io me ne vado". "Fottiti".

lunedì 6 ottobre 2008

W Internazionale

Ieri sono tornato da Ferrara (città straordinaria) dove ero andato a seguire il festival di Internazionale, che si è tenuto dal 3 al 5 ottbre. Dico subito che è frequentando questo genere di cose che mi accorgo di quanto tempo si butta via a scuola, di quante nozioncine ripetute a memoria si potrebbe fare a meno, di come si tace su argomenti che determineranno le nostre vite.
Soprattutto è ammirevole la capacità che ha questo festival (e per la proprietà transitiva anche il settimanale) di mescolare temi alti e temi futili, cultura istituzionalizzata e cultura pop, di non essere mai scontato o noioso e sempre e comuque facile ed accessibile. Lo proporrei ai miei prof per una gita scolastica, credo che anche i peggio stronzi troverebbero qualcosa di interessante (magari mr.wiggles). Ma tanto si sa, loro leggono solo il manifesto.

p.s.: Gipi è definitivamente il mio nuovo credo

domenica 28 settembre 2008

La Quinta Dimensione

Mentre mi alzo dal letto e mi trascino verso il bagno, penso alle 4 boriose ore di scuola che mi aspettano: due di fisica, una di inglese e una di scienze della terra. Sorseggiando il cappuccino dico tra me e me che comunque è l'ultimo giorno della settimana: dai, uno sforzo e poi hai la giornata libera per fare quello che ti pare. Così scivolo dentro i primi vestiti che trovo, monto in sella alla vespa e faccio rotta verso il C.Cattaneo. La giornata è buona, un po' velata di grigio, ma si respira un'aria fresca e pulita, nessun preavviso atmosferico di ciò che mi sta per capitare.
Le prime due ore sembrano otto, e le passo tutte con il viso attonito rivolto verso le incomprensibili formule alla lavagna, che la prof commenta di tanto in tanto con un "è chiaro?" e a cui io sto per rispondere "ma proprio no", quando mi accorgo che tutti i miei compagni (ipocriti!) stanno annuendo meccanicamente. L'ora di inglese passa più veloce ed è la soltia interpretazione filomarxista di storia e letteratura ("perchè in questo secolo, come in quello precedente, e ,poi vedremo, quello seguente, c'erano i poveri operai e i cattivi sfruttatori, che costringevano donne e bambini a turni di 367 ore consecutive, producendo un degrado ambientale e sociale di livello inimmaginabile, ingrossando le loro pancie a discapito di milioni di innocenti... brutti sporchi capitalisti! Tanto siete ignari della spada di Damocle che pende sopra le vostre teste: la rivoluzione trionferà e isseremo le bandiere rosse nelle vostre budella! VIVA MARX, VIVA LENIN, VIVA MAO ZEDONG!!!).
Durante la ricreazione consumo tranquillamente la mia banana (perfettamente matura e particolarmente gustosa) senza immaginare che nel giro di un ora tutte le mie certezze sul mondo, la vita, Dio e l'universo verranno sconvolte: è il momento dell'ora di scienze della terra. Il professore (che per rimanere nell'anonimato chiamerò PierMirio) si siede, apparentemente nervoso e scocciato, e comincia a declamare le proprietà dell'universo. Mentre i miei compagni di banco si stanno addentrando nella fase REM, PierMirio ci comunica che esistono più di duecento miliardi di galassie, e che noi esseri umani siamo insignificanti se paragonati alle grandezze cosmiche. A questo punto colgo l'occasione per rendere la lezione più vivace:
"Non solo noi esseri umani, professore, su duecento miliardi di galassie ci sarà qualcuno simile a noi, no?".
Espressione seccata. "No! In tutte 'ste galassie ci saranno solo un migliaio di stelle come il sole, quindi le probabilità che ci sia vita sono inferiori al 10%".
Ed io "Vabbè ma della probabilità ci sono sempre, inoltre come ha detto lei l'universo è una grossa palla che aumenta sempre"
"Io non ci credo a 'ste cose, anzi ti dirò che è molto più probabile il viaggio nel tempo dell'esistenza degli extraterrestri!"
Improvvisamente la fila di banchi accanto a me comincia a destarsi dal sonno, e le teste si staccano dai banchi, con una sequenza che ricorda moltissimo la scena de Il Signore degli Anelli nella quale gli Ent escono dalla foresta. A questo punto la situazione diventa onirica.
"Come il viaggio nel tempo, professore?".
"Si, è più probabile... Poi io c'ho anche una teoria che più tardi vi esporrò".
"No, ormai ce la espone adesso".
"Vabbè via, tanto siete stanchi di ascoltare. Dunque... Lo spazio è una dimensione, quindi io ho questo registro, che è uno spazio e in questo registro io posso mettere la penna in questo punto, poi spostarla avanti, poi indietro. Ok? Bene. Ora Einstein ci dice che anche il tempo è una dimensione, quindi quello che vale per il registro vale anche per il tempo (?), cioè c'è il tempo tutto insieme e ci sono vari punti che corrispondono agli attimi che stiamo vivendo, e solo Dio (??) vede dall'alto il tempo tutto insieme come io vedo il registro. Quindi se con la penna si può andare da un punto all'altro del registro, si può anche andare da un punto all'altro del tempo (???). E questa è la spiegazione di come mai si può viaggiare nel tempo. Poi ci sono migliaia di esempi concreti che dimostrano che ciò è accaduto (????). Per esempio i misteri di Fatima non sono la dimostrazione della trascendenza divina, ma del fatto che qualcuno è tornato indietro nel tempo e ha previsto, barando, ciò che aveva già vissuto (?????)".
Per la prima volta nella mia vita sono dalla parte della Chiesa.
"E poi l'esempio più eclatante è quando uno guarisce da una malattia che tutti i dottori gli avevano diagnosticato come incurabile (?????!). Infatti se uno a cui avevano dato due mesi di vita sopravvive non è per un miracolo divino o per qualche strano sviluppo della malattia (?????!!!), ma perchè i suoi nipoti di dodicimila anni più tardi sono tornati indietro nel tempo con la cura per la malattia (??????!!!!!!!!!!!!!)".
Alla fine di questa frase ho raggiunto l'illuminazione e mi sono sentito in pace con il mondo.

venerdì 19 settembre 2008

Post-pet-pop-moderno

Ne "La condizione postmoderna" Francois Lyotard identifica la modernità con la fiducia nelle grandi narrazioni (illuminismo, idealismo, marxismo) che avevano la funzione di legittimare la storia umana, presentandola come un'evoluzione progressiva e inarrestabile. Il filosofo sostiene che nel Novecento la forza di questi racconti si è dissolta sotto i colpi degli eventi storici e del sopravvento della tecnica. Nel XX secolo quindi alla fede nel progresso subentra l'incertezza e la precarietà della condizione umana. Gli uomini quindi fanno affidamentosu racconti brevi e a raggio limitato: è questa la condizione postmoderna.
Credo che non ci sia racconto più breve, a raggio limitato, denso e postmoderno del video di "Go West" dei Pet Shop Boys.


domenica 14 settembre 2008

mercoledì 10 settembre 2008

Piccoli studenti crescono

Tra tipo 5 giorni inizio l'ultimo anno di liceo. Uau. Come mi sento fico a dirlo. Mi immagino già il primo giorno di scuola che mi gaso con i miei amici con frasi del tipo "mò a sti primini je si fanno le matricole" (anche se non c'è un motivo raionalmente valido perche parli in romanaccio). Mi vedo già bulleggiare per i corridoi mentre faccio supercazzole ai nuovi arrivati.
In realtà non accadrà niente di questo, sia perchè sono una mezasega, sia perchè sarò molto triste: le premesse per la quinta non sono delle migliori: intanto siamo in 29, quindi i professori non faranno altro che lamentarsi di brusii vari e quant'altro, inoltre la metà del corpo insegnanti sarà rivoluzionato (la prof di italiano e latino cambierà invece a gennaio, poichè prende la maternità, cioè a metà anno arriva una sconosciuta che ci deve portare agli esami). Credo che questo sarà un anno all'insegna dell' egoismo e del "nonmirompeicoglioni". Matteo già annunciato che si presenterà a scuola con cappello, occhiali da sole e cuffie negli orecchi, che toglierà solo durante la lezione. Gli equlibri interpersonali tra le ragazze si sono già rotti da tempo e spero che non scoppino nuove faide. Io devo cominciare a pensare all'argomento della tesina, per ora l'unico titolo che mi viene in mente è "fenomenologia del sintetizzatore". Bon.

sabato 30 agosto 2008

Planet Terror



Ho visto questo film e mi sono gasato come un puma (soprattutto nella scena in cui Freddy Rodriguez impenna con la minimoto).

p.s.: in questa locandina c'è un errore, perchè nel film il fucile è alla gamba sinistra. Che anche questo sia voluto come omaggio ai b-movie degli anni '70?

Charlie (non) fa il saputello

La mia amica L, l'altro giorno, mi dice che sono troppo snob, che parlo troppo a libro stampato che trovo continui spunti per fare il saputello, che mi vanto della musica che ascolto e dei libri che leggo, e un'altra serie di cose così. Io gli dico ok, hai ragione, è cosi, allora? E lei mi dice "lavoraci su". Allora io ci ho lavorato, per due giorni di fila ho cercato di essere più adolescente medio che potessi: non ho toccato niente che fosse fatto celluloide, eccezion' fatta per "La Gazzetta"; al mare ho giocato tutto il tempo a calcio; ho detto "rumeni di merda" svariate volte; ho guardato la Juve alla tv; ho passato del tempo a navigare su nonciclopedia; ho aperto messenger dopo mesi di silenzio; non ho ascolatato alcun disco a meno che non avesse venduto almeno 20 milioni di copie; ho visto Trl dall'inizio alla fine; ho scritto calciomercato su google; ho eliminato tutti i prefissi come post, pre, neo, pseudo e proto dalle mie proposizioni; ho ascoltato lo Zoo di 105; ho mangiato pasta precotta; non ho aggiornato il blog; mi sono lamentato dell'imminente ritorno della scuola.
Poi non c'è l'ho fatta. Mi sono rinchiuso in casa, ho ascoltato interamente Metal Machine Music di Lou Reed, in uno slancio passionale ho citato cinque autori russi dell'800 e in fine ho urlato dalla finestra "la pseudotransizione postmoderna della metafisica trascendentale a ermeneutica della finitudine è un obbrobrio". E finalmente sono tornato a respirare.

venerdì 29 agosto 2008

Cellulare Minimale


Allora io ho questo cellulare molto minimale da circa un anno. E' molto snob e saputello, e non a caso i miei amici mi appellano spesse volte con questi aggettivi. E' stato pensato per i vecchietti inetti in tecnologia e questo è un suo punto a favore. Penso di essere l'unico minorenne in Italia ad averlo.
Per un po' di tempo mi sono sentito molto figo (e snob), ma ora il dadaista che è in me si sta facendo da parte di fronte ai calli che mi stanno venendo alle mani per scrivere gli sms. Pensavo di comprare un iphone, ma ho scoperto che per averlo devi vendere l'anima a tim o a vodafone. Sono in crisi d'aquisto: con il motofone non riesco ad andare avanti e sul mercato non trovo un cellulare funziaonale che non sia tamarro (anche l'iphone lo sarebbe ma per l'accellerometro chiudo un occhio). Si accettano suggerimenti.

(Neo)Presocratcismo

Prima dell'iniziatore della crisi culturale occidentale c'era un gruppo di simpatici aristocratici ultrasnob nullafacenti che si dedicavano allo studio dell'ontologia. Cercavano di spiegare il mondo attraverso un principio che determinasse tutto l'esistente, lo chiamavano Archè (che non mi ricordo cosa voglia dire... forse principio?). Con l'arrivo della santa trinità filosofica Socrate-Platone-Aristotele lo studio dei principi è prima pssato in secondo piano per poi scomparire definitivamente. Poi è rinato (Nascita di Cristo/4 a.c.), ri-rimorto (Rivoluione Francese/1789 d.c.), ri-rinato (Manifesto del partito comunista/1848 d.c.) ri-ri-rimorto, stramorto (Crollo muro di Berlino 1989 d.c.). E ho considerato solo le date più idonee a un sussidiario illustrato per le elementari. Ho quindi tralasciato cose come gli anni '80, Elvis, Internet, Martin Luther King e Kylie Minogue, che non hanno niente da invidiare agli altri eventi come manifestazioni di neoarchè.
Ogni uomo - le donne non tutte - ha bisogno di adottare una di queste chiavi di lettura della realtà, altrimenti rimarrebbe miope, o sarebbe Dio, o altrimenti si crederebbe Dio.
Io ho deciso di proporre un miniarchè che faccia da chiave di lettura per l'adolescenza dei nati negli anni '90. Come tutti gli Archè è snob, parziale, falso e ingenuo. Lo esprimo con alcuni aforismi. L'adolescenza postmoderna:

1- E' un estatico salto verso il nulla

2- E' un esasperato tentativo di emulare un teen movie americano con tanto di colonna sonora e titoli di coda

3- E' un sonno senza sogni

4- Non è la ricostruzione degli anni '50, la consapevoleza dei '60, la speranza dei '70, il dream pop degli '80, il revival dei '90

5- E' drogata, e si nutre solo di Happy Meal

6- E' il futuro come minaccia

7- E' l'indefinito come prospettiva

8- E' "avere lampadine al posto degli occhi ed esibire sorrisi di una luminescenza nucleare" (si ringrazia Filip D.)

9- E' il videoclip di "The Final Countdown" degli Europe

10- E' il romanticismo di inizio '800 depoliticizzato

mercoledì 20 agosto 2008

Una parabola

In un sutra, Buddha raccontò una parabola: Un Uomo che camminava per un campo si imbattè in una tigre. Si mise a correre, tallonato dalla tigre. Giunto a un precipizio, si afferò a una radice di una vite selvatica e si lasciò penzolare oltre l'orlo. La tigre lo fiutava dall'alto. Tremando, l'uomo guardò giù, dove, in fondo all'abisso, un'altra tigre lo aspettava per divorarlo. Soltanto la vite lo reggeva. Due topi, uno bianco e uno nero, cominciarono a rosicchiare pian piano la vite. L'uomo scorse accanto a sé una bellissima fragola. Afferandosi alla vite con una mano sola, con l'altra spiccò la fragola. Com'era dolce!

giovedì 14 agosto 2008

martedì 12 agosto 2008

I CCCP non ci sono più



Proteggimi dai lacrimogeni e dalla canzoni inutili

Lavarsi i denti con le antenne della televisione durante la pubblicità

Con le nostre discussioni serie si arricchiscono solo le compagnie telefoniche

Siamo l'esercito del SERT

Perchè non ci siamo mai rincorsi come nei film melodrammatici di merda

E non capisci gli incubi dei pesci rossi

E tornino a scoppiare a ridere le nostre madonne anoressiche

Facevi risorgere i binari morti e ricucivi i polsi a tutti

Rifacciamo le tette ai nostri progetti scadenti

Cosa racconteremo ai figli che non avremo di questi cazzo di anni zero

E si fermavano i tram per deridermi

Per ammazare il tempo ci siamo sconvolti


C'è questo ragazzo che si chiama Vasco Brondi. Ma si chiama anche Le luci della centrale elettrica. Viene da Ferrara. Non è molto bravo a suonare la chitarra. Non canta molto bene. Nei suoi demo (ma anche nell'album) si sentono le influenze di gruppi come CCCP, Offlaga disco pax, e anche qualche eco di Rino Gaetano. Loro hanno scritto testi imbevuti di politica e denuncia sociale, molto espliciti. Lldce/Vasco no. I suoi versi sono più ermetici, oscuri, paradossali (tanto che ha una pagina su wikiquote). Il suo stile vocale è un'evoluzione delle declamazioni di Giovanni Lindo Ferretti: sussurra e poi urla, stona e poi vocalizza.
Nell' album appena pubblicato "Canzoni da spiaggia deturpata" (titolo geniale e coerente con le traccie del disco) c'è anche Giorgio Canali, che oltre agli arrangiamenti ha pensato bene di sporcare ulteriormente il suono con le sue schitarrate lo-fi e pseudoblues.
L'anima del disco restano i testi malinconici e sofferti, che contengono acrobatici aforismi che parlano di una provincia post-industriale che sembra abbia il dono pasoliniano dell'eternità, che odora di fuoco, ferro e fumo. E' un disco intimo, confessionale, fuori dal tempo e dagli schemi; a tratti incomprensibile e patetico; un disco di musica italiana che parla di musica italiana; un disco provinciale che parla della provincia. Un disco soprattutto stupendo.

lunedì 11 agosto 2008

Sarchiapone



Antenato della supercazzola. E' la prima gheg in televisione in cui il perno della discussione è un oggetto teleologico-trascendentale (nell'accezione aristotelico-scolastica) . Capostipite di un genere e capolavoro di improvvisazione da parte di Walter Chiari e Carlo Campanini.

Charlie si è dato all'epistemologia (ovvero Popper e i giovani)

Dato il nome di questo blog, i suoi lettori si aspetteranno che un post con questo titolo tratti dell'epistemologo austriaco e delle sue grandi riflessioni su metodo e logica della scoperta scientifica. Rimarranno delusi perchè non è il momento di Karl ma del Nitrato di amile, la nuova moda giovanile che sbarca anche a follonica.
Cosa fare nelle sere estive: birra con gli amici? cenetta romantica con la ragazza? Cinema? Magari una cannetta sulla spiaggia? Macchè! Gli adolescenti follonichesi sanno come divertirsi veramente e con le pratiche fialette di nitriti alchilici farlo è facile, sicuro e totalmente legale. Dimenticatevi filtri, accendini, cartine, stagnole, siringhe, le fiale si assumono direttamente per via nasale.


Tra gli effetti abbiamo euforia, vasodilatazione, e aumento del battito cardiaco. Il tutto per un modico prezzo di 10 € a boccietta. Se fumo e marjiuana vi fanno ormai lo stesso effetto delle sigarette e L'MDMA è troppo per la vostra buona coscienza, il popper è la soluzione che fa per voi.

domenica 10 agosto 2008

sabato 9 agosto 2008

Neo-neorealismo

Re-born

Per dedicarmi pienamente alla mia principale attività intellettuale (scazzo adolescenziale) ho abbandonato questo blog per molto tempo. Visto che scrooge si sta facendo sempre più insistente ho deciso di riaggiornarlo.
Non ho intenzione di riassumere tutto quello che è capitato dal 24 aprile fino ad oggi; magari lo faccio nei prossimi interventi. A presto

giovedì 24 aprile 2008

Anche a destra sbocciano i fiori



Ad aprire l'ultimo incontro di Carpe Dem c'è stato Pietrangelo Buttafuoco. Lo avevo visto condurre l'edizione estiva di otto e mezzo, e l'unica cosa che sapevo di lui era che aveva sostenuto la Santanchè alle prossime elezioni. Le premesse non erano delle migliori.
Mai come questa volta mi sono ricreduto: una grande capacità comunicativa e di andare fino al cuore delle cose.
Il quadro che fa del nostro paese non è certo "di destra": L'Italia è una periferia dove manca una prospettiva di realizzazione di un progetto, dove manca la sovranità politica. L'unico modo per sbloccare questa situazione è che 10 persone muoiano( lo dice Eco). Il cammino sociale non è altro che un eterno provino. E in questa giungla sociale neanche la politica permette ai giovani di realizzare il proprio percorso esistenziale.
Poi si parla di elezioni, dove un leninismo non ideologico - la lega - si è affermato sul territorio malgrado il berlusconismo (alla faccia dell'intellettuale di centro-destra).
Alla fine c'è anche tempo di fare una piccola digressione sulla "questione orientale" dove dobbiamo rivolgere lo sguardo, in attesa della morte di queste 10 persone.

p.s.: Buttafuoco risponde molto originalmente anche alla mia domanda: Berlusconi ha realizzato il '68

domenica 20 aprile 2008

Giovani di tutto il mondo unitevi

La miglior lista civica italiana ha preso 11.000 voti, che non sono pochi.

martedì 15 aprile 2008

No, you can't

Troppo preso dalla rabbia che spesso viene generata quando le tue speranze vengono disattese, non avevo ben realizzato cosa segnano nella storia politico-culturale italiana le elezioni 2008:

POLITICA
Seconda rielezione a presidente del consiglio di un 72enne, a capo del monopolio della televisione privata italiana e dei settori imprenditoriale ed editoriale; fautore con il suo governo di svariate leggi ad personam e di scelte in politica economica i cui frutti sono ben evidenziati da i 4 gatti; spernacchiato dai più autorevoli giornali del mondo; difensore di personaggi quali Mangano (condannato tre volte all'ergastolo) e Ciarrapico (no comment).
Totale sconfitta della sinistra italiana.
Affermazione di un partito monarchico.
Medaglia di bronzo ad un partito medievale, regionale e xenofobo.

CULTURA
Spietata affermazione del sistema culturale e di valori imposto dall'impero mediatico berlusconiano (e non), di cui tipica rappresentazione è il classico cocainomane iper-tatuato con maglietta di corona, occhiali a specchio riflettenti, a bordo di una mini cooper (o golf) nera.
Concessione a Maria Carfagna (ex-velina) del ministero dei beni culturali.
Mafia rules.

sigh

domenica 13 aprile 2008

Io e Merloni a Carpe dem

La mia domanda (tagliata) a Maria Paola Merloni. Peccato che ha evitato di rispondermi

giovedì 10 aprile 2008

U

Oggi c'è stato un bell'incontro con Marione. Abbiamo deciso di farlo in un pub, il Chattanooga, non ai soliti caselli o pinacoteche. Abbiamo anche deciso di riprenderlo e metterlo su internet (tra breve). Abbiamo deciso che a mediare l'incontro non ci fossero il segretario o il sindaco, ma due ragazzi che domenica e lunedì neanche votano (uno dei due ero io). Abbiamo deciso di parlare di Obama e di Democrazia partecipativa.
Bello.
Si respira una grande speranza, e quando siamo in così tanti a chiedere il cambiamento (come dice Barack) nessun cinico o scettico potrà mai fermarlo.
Ci ricorderemo che qualcosa sta accadendo in Italia; che non siam divisi come i politici dicono, che siamo un popolo, che siamo una nazione; e insieme inizieremo un nuovo capitolo nella storia d'Italia, con tre parole che risuoneranno da costa a costa, da mare ad ogni splendente mare: Si, noi possiamo

mercoledì 2 aprile 2008

Anyone can play guitar


I Radiohead sono il mio gruppo pop (o alternative, rock, come vi pare, non sono capace a etichettare) preferito. Sono un loro grande ammiratore. Ho tutti i loro dischi, da Pablo Honey fino a In Rainbows.
Non voglio, in questo intervento, lanciarmi in una spassionata lode della belleissima voce di Thom York o della genialità chitarristica, scenica e compositiva, di Jonny Greenwood, ma vorrei riflettere in quale genere i Radiohead si esprimono meglio: elettronico o pop? Rappresentativi dei due stili che in cui i Radiohead eccellono sono due album: The bends e Kid A. il primo è del 1995, è il loro secondo disco ed è molto schitarrato e melodico. Il secondo è del 2001, è il loro quarto disco ed è tutto campionature e tastiere. Le radioteste sono queste due cose, elettronica e melodia. Dove è che danno il meglio?
Io dico melodia e la ragione è semplice: è il loro stato di natura. L'elettronica è un'evoluzione che hanno compiuto. La melodia è la folgore che li ha fatti esplodere.
Inoltre sono fermamente convinto che la musica abbiamo come compito primario quello di emozionare le persone. Sono importanti i suoni, gli arrangiamenti, le armonie, gli strumenti e tante altre cose; ma l'anima rimane la melodia, tutto parte da essa e in ogni genere (fata eccezione forse per il Jazz) essa viene prima di tutto, in quanto è la chiave delle nostre emozioni.
In The Bends chi ascolta rimane sotto un flusso emotivo per tutta la durata del disco. In Kid A si hanno veri e propri vertici compositivi ,"National Anathem", ma bisogna essere un po' più acculturati (musicalmente) per comprenderlo a fondo. E nella comprensione si perde quell'immediatezza che da molta forza alla musica.

martedì 1 aprile 2008

L'oppio dei popoli

"L'unità è una questione di vita o morte per il futuro della sinistra che non può vivere nelle formazioni esistenti che hanno contribuito al nuovo soggetto. Bisogna superare l'attuale cartello elettorale e la Sinistra Arcobaleno ne è le fondamenta. L'appello è dunque 'vota oggi per partecipare domani'.

Lo ha detto il leader della Sinistra Arcobaleno Fausto Bertinotti.
Credo che quando si va a votare siamo innanzitutto cittadini, non simpatizzanti, iscritti, fondatori o leader di un partito.
In quanto tali con il nostro voto dobbiamo provvedere al bene del paese e non a quello di un soggetto politico.
Votate per cambiare l'Italia non un partito.

sabato 22 marzo 2008

Si può fare (ma anche no)

Stamattina ero a fare volantinaggio al gazebo di via Roma. Essendo sabato c'erano molte persone; proprio per questo motivo (credo) è stata un'esperienza negativa: la maggior parte delle persone a cui tendevo la mano con il volantino "vota Pd" voltavano il viso dall'altra parte, o rispondevano indignati che ne avevano avuto abbastanza. Voi direste "E allora? Si sapeva". Beh io no. Avendo sempre avuto contatti con persone vicine ala sinistra non ero mai stato a contatto con la realtà. Oggi ho sbattuto contro la generale insoddisfazione e senso di rancore delle persone verso la politica e in particolare l'esperienza del governo Prodi. E' stato molto più efficace di qualsiasi sondaggio per capire veramente quanto sarà dura per il Pd.

giovedì 20 marzo 2008

Nouvelle Vague

E' vero che sono di parte, ma questo spot per la campagna elettorale è veramente bello.



lunedì 17 marzo 2008

Individui sociali Hobbesiani

Visto che ho cominciato a fare volantinaggio per la campagna elettorale, ho avuto occasione di incontrare i primi potenziali votanti. Mi aspettavo di peggio. La costante che più mi stupisce nell'italiano medio è l'eccessivo egotismo, generato probabilmente dal quindicennio di malgoverno che ha afflitto il paese. Se le persone sono sempre più schifate dalla politica e fuggono ogni sua sfaccettatura, è normale che si allontanino anche dalla concezione "pubblica" di essa. Viene a mancare l'interesse verso la comunità e gli altri. Si prende per buono solo quello che riguarda la nostra categoria e ce ne freghiamo di quello che si propone per gli altri. Può essere un ragionamento logico; ognuno pone se stesso in cima alla lista delle priorità. Ma siamo sicuri che la soluzione migliore per uscire dal disagio sia fuggire dagli altri verso noi stessi? In momenti difficili come questi dobbiamo cercare un compromesso comune. Perpetuando esclusivamente i nostri interessi non facciamo altro che alimentare le contrapposizioni che hanno lacerato il paese. Lotta comunitaria, non di classe.

p.s.: di certo non voglio fare il saputello con chi prende 400 euro al mese. Mi riferisco ad altri...

domenica 9 marzo 2008

Si comincia!

E' cominciata la campagna elettorale, e con essa la sfrenata demagogia berlusconiana. Per avere un assaggio di tutte le falsità di Silvio sull'attività del suo governo consiglio di leggere questo interessantissimo post di Michela Braga. L'intervento vuole esaminare i dati errati forniti anche da Veltroni, ma non a caso sono solo due (e poco significanti) rispetto ai dieci di Berlusconi. Buon divertimento!

domenica 2 marzo 2008

Vespa, giovani, internet e stronzi

Se uno dovesse dar retta ai vari Vespa, Sgarbi, e compagnia bella, avrebbe un quadro giovanile che neanche il più cupo Caravaggio saprebbe rappresentare. Sembra che i gggiovani italiani siano dei tosssici internet-dipendenti che hanno solo interesse a drogarsi e ad andare in discoteca.
E' vero che sono molti gli stronzi, ma penso che questa classe sociale sia sempre esistita, dalla Mesopotamia fino ad oggi. In realtà ai media nostrani, sempre più filoamericani, piace terribilmente il demonizzare e il catastrofizzare tutto. Anche il blog (che io ritengo uno straordinario strumento comunicativo) sembra essere "la punta dell'iceberg di una gioventù malata". Ovvio che sarebbe meglio non ascoltarlo Vespa, ma purtroppo in tanto lo fanno e gli danno retta. Io credo che Internet ci offra delle potenzialità straordinarie e che sta avendo e avrà un impato sociale molto più forte di quello che ebbe la tv negli anni sessanta. Poi è chiaro che ci sono anche le stronzate, e tante. Ma non bastano per mettere in ombra le moltissime manifestazioni di creatività, talento e intelligenza. Infatti il grande merito di internet è quello di essere libero, e quindi democratico. Chiunque abbia cose interessanti da dire, basta che apra un blog e se è veramente bravo fa presto a essere notato. Inoltre internet ti permette di essere informato a 360°, potendo avere una chiara e veritiera visione dei fatti. In internet si va al di là di informazione e controinformazione.
Ma internet è uno strumento così vasto e libero che purtroppo contiene anche cose molto negative come i siti di pedofilia. Accedere ad essi è semplice, e quindi lo sfruttamento di minori anche. Ma non per questo bisogna individuare in internet la fonte di tutti i mali. Come in tutti le cose libere, che siano giornali, televisoni o anche democrazie ci sono sempre le teste di cazzo. Il problema non è internet ma loro. Internet, come la scienza, è un mezzo, uno strumento, sta a noi utilizzarlo bene o male (certo che comunque ci devone essere regole e leggi).
Ritornando ai giovani, voglio confermare che in Italia c'è un degrado culturale giovanile impressionante. Ma ci sono tanti, tantissimi, ragazzi acculturati che invece studiano, lavorano, leggono, fanno politica, e si fanno un culo così. E sono loro il futuro, sono loro che diventeranno qualcuno, sono loro che diventeranno i migliori. Gli stronzi non faranno altro che rimanere degli stronzi.

martedì 26 febbraio 2008

Quando ci trasformiamo nell'oggeto della nostra invettiva

Non ho idea di cosa cazzo abbia in mente Grillo. Dalle iniziative come "parlamento pulito" e "wi-max" fino a un po' di tempo fa sposavo le sue cause e credevo che era giusto che qualcuno come lui si facesse interprete del comune malessere nei confronti della politica. Ora mi sembra che il suo criticare, che prima trovavo lucido e ben indirizzato, stia rivelandosi un gratuito vaffanculo a tutti e tutto, senza distinzioni. Intanto non ha chiesto personalmente scusa a Napoli (e non è il solo), visto che ha osteggiato fortemente la costruzione di termovalorizzatori. E poi sembra critichi solo la sinistra, il Pd. Lo psiconano-Berlusconi si è ridotto ad utilizzarlo per eventuali parallelismi con topo gigio-Veltroni e per evidenziare cosa gli accomuna (per di più la sua affermazione secondo cui Veltroni sia per le larghe intese è falsa). Mi pare che pur di rimanere fedele a se stesso e non ammettere di aver commesso degli errori, Grillo sia disposto a scadere nella demagogia e nel populismo più becero. Forse si è ormai fatto paladino di uno strato sociale No-voto ed è costretto a incarnare i loro valori, come lo sputare addosso a tutti. Ormai anche lui è un politico (2.0) e quindi come i politici è costretto a fare qualche cazzata. Al di là si questo lo salvo, diciamo che il 70% di quello che ha fatto e sta facendo è giusto.

lunedì 25 febbraio 2008

E' lecito sognare

Spesso sento dire che Obama non abbia una effettiva concretezza. Che è tutto fumo e niente arrosto. Hilary è più preparata, ha più esperienza. Premetto che sono un grande ignorante in politica internazionale, e forse è vero quello che dicono sulla Clinton. Io però sono un grande ammiratore di Obama non per la tanto osannata concretezza, ma per la sua concezione di "fare politica". Potrà avere tutti i difetti del mondo, ma una qualità, rarissima in politica, ce l'ha: commuove. Quando ho visto per la prima volta il video di "Yes, we can" mi è scappata la lacrimuccia. Credevo che non avrei mai pianto per un discorso politico, ma mi sono dovuto ricredere. Il sentimento era ormai uscito dalla "cosa pubblica" da tempo, ma Obama lo ha rispolverato, e con conseguenze considerevoli. La mia stima per lui è puramente irrazionale, non calcolata e impulsiva. Quando lo sento parlare mi viene da pensare che con lui finiranno le guerre, la povertà, che tutto diventerà più roseo. Certo che sogno ad occhi aperti, ma è questo che mancava nella politica, il sognare.

domenica 17 febbraio 2008

Bravo Umberto!

Da un po' di tempo sono abbonato al podcast di radio feltrinelli. La rubrica "la casa di psiche" di Umberto Galimberti è la mia preferita. Lo stesso Galimberti la definisce come "un ragionare sui problemi di oggi con gli strumenti della filosofia". L'ultimo intervento è sull'aborto, visto che c'è ancora qualcuno che attacca la 194. Penso che qui Galimberti dia il meglio di sé e riesca, come è raro nei filosofi, a essere chiaro e coinciso in un discorso breve ma intenso. Partendo dal corpo della donna tocca importanti argomenti quali laicità, senso della politica, morale. Senza dubbio uno dei maggiori intellettuali italiani.

mercoledì 13 febbraio 2008

Cambi di personalità a Ballarò

Mi sono veramente divertito ieri sera, guardando Ballarò. Più che per quello che dicevano Bertinotti e Tremonti era imbarazzante il "come" lo facevano. Inizialmente avevano tutti dei toni pacati, anche Giulietto, che di solito è una vipera, parlava con un tono che neanche il Ruini dei nostri giorni. Chiaramente il tutto è durato pochi minuti, dopo i quali Tremonti è tornato in se stesso (e il tono quello del bambino di tre anni a cui hanno rubato il panino con la nutella) e Bertinotti ha gridato all'imminente morte del capitalismo.



ps: c'è chi ancora vive nel 1848

domenica 10 febbraio 2008

Si può fare

Dopo il discorso di Veltroni di stamattina tutto il mio scetticismo è scomparso. Forse è la sua capacità di incantare le persone con le parole, ma ho sentito un grande vento di speranza. La campagna elettorale è appena cominciata, e si prospetta durissima: Berlusconi (nome più adatto per la cdl) ha un buon vantaggio, dicono i sondaggi. Ricordo però che anche Prodi, durante la scorsa campagna elettorale, aveva molti punti di vantaggio, avrebbe stravinto se non fosse stato per il goal di mano di Silvio (ICI) e le dichiarazioni lasciate dal professore nei giorni a seguire. In questa campagna siamo noi a partire in svantaggio, ma dalla nostra parte abbiamo un leader carismatico, un gruppo giovane e con tanta voglia di fare, un programma fresco e nuovo... possiamo ancora farcela! Dobbiamo tutti muoverci affinchè l'Italia cambi.

venerdì 8 febbraio 2008

Change: We can belive in(?)

Nuova campagna elettorale per l'Italia. Il Pd da solo contro tutta la Cdl schierata. Con nostalgia osservo l'America, dove la più grande "disgrazia" sarebbe una DONNA democratica al governo. Qui in Italia risiamo di punto a capo: Silvio contro uno dei leader della sinistra (anche se Veltroni e il suo partito rappresentano qualcosa di nuovo, la sua faccia non lo è ). Non sopporto l'idea di rivedere al governo LUI(probabilmente sarà così):


sabato 2 febbraio 2008

Quando l'interesse diventa snobismo

Ieri sera mio padre stava guardano la televisione, dovevamo cenare e allora gli ho chiesto di spengere la tv. Lui malvolentieri lo ha fatto e ha aggiunto “come sei snob!”. Mi sono stancato di essere additato come snob non appena mi allontani dal comune stereotipo del diciassettenne italiano. Se non sei un teledipendente ottuso che legge solo la gazzatta e dipiù tv e gioca a calcio dalla mattina alla sera, allora sei un’intellettuale snob del cazzo. Appena parli di temi un po’ più “alti” rispetto al tempo o all’ultima partita di champions allora sei uno che vuole fare il ganzo, uno che si sente superiore. Io credo che come sia giusto che si parli del tempo e del calcio, sia doveroso e lecito parlare di letteratura e filosofia. Ci si lamenta spesso che i giovani italiani non hanno più valori o interessi, quando quelli che ne hanno vengono denigrati e additati come narcisi elitari che se la tirano.


venerdì 1 febbraio 2008

Hello world

Visto che nella società tecnocratica in cui vivo non è possibile essere ascoltati senza avere un blog in cui esprimere le proprie impressioni-che-tanto-nessuno-leggerà-mai, ho deciso di dar voce (virtuale) ai miei pensieri. Non prometto di aggiornare frequentemente il blog ne di renderlo interessante. Diciamo che questo è un esperimento...