lunedì 20 ottobre 2008

Dialoghi

"Ehi, come stai?". "Bene, grazie". "Tutto ok?". "Si si, tutto ok". "Hai visto che tonfi ha fatto il mercato?". "Veramente in questi giorni si sta riprendendo... purtroppo". "Perchè purtroppo? Se crolla il mercato non te ne giovi mica". "In realtà provo un piacere perverso quando la borsa è in crollo". "E perchè?". "Autolesionismo inconscio e marxismo represso". "Capisco... come va a scuola?". "Entusiasticamente male". "Brutti voti?". "No, figurati, è solo che c'è un clima di merda". "Perchè?". "Perchè tante persone dovrebbero farsi i cazzi propri". "Oh, ma che hai?". "Te chiedi, io rispondo". "Sarà... come mai non aggiorni più il blog? Avevi acquistato una certa regolarità". "Ho da studiare e se accendo il computer mi attacco a facebook e non mi scollo più". "Studi così tanto?". "Beh, non ho altro da fare, sto sui libri tutto il pomeriggio così riesco a tenere la testa occupata". "Perchè devi tenere la testa occupata?". "Fatti i cazzi tuoi". "A cosa è che non devi pensare?". "Fatti i cazzi tuoi". "Di che si tratta?". "Fatti i cazzi tuoi". "Ok... L'avete fatto sciopero?". "Nein". "Perchè?". "Perchè avremmo dovuto farlo?". "Ma lo sai che tagliano 8 miliardi alla scuola e rimettono il maestro unico?". "Tanto peggio di così...". "Ma che cazzo ti pende?". "Boh niente, forse dopo cinque anni di scientifico sono stato contagiato anche io dall'apatia, e poi 'ste manifestazioni neosessantottine mi stanno sulle palle, tutte le volte che fanno un riforma tutti a frignare". "Sei passato dall'altra parte???". "Si, come no, e ho anche il poster di Brunetta in camera". "Che leggi di bello?". "I Dolori del Giovane Werther". "Bella la parte in cui si innamora di Lotte". "Io preferisco quando fa l'apologia del suicidio". "E' un periodaccio, vero?". "Veramente sei te che con questi occhi pieni di entusiasmo e questo sorriso smagliante mi fai pensare a quanto mi stanno sul cazzo gli ottimistisempreecomunque". "Mah... io me ne vado". "Fottiti".

lunedì 6 ottobre 2008

W Internazionale

Ieri sono tornato da Ferrara (città straordinaria) dove ero andato a seguire il festival di Internazionale, che si è tenuto dal 3 al 5 ottbre. Dico subito che è frequentando questo genere di cose che mi accorgo di quanto tempo si butta via a scuola, di quante nozioncine ripetute a memoria si potrebbe fare a meno, di come si tace su argomenti che determineranno le nostre vite.
Soprattutto è ammirevole la capacità che ha questo festival (e per la proprietà transitiva anche il settimanale) di mescolare temi alti e temi futili, cultura istituzionalizzata e cultura pop, di non essere mai scontato o noioso e sempre e comuque facile ed accessibile. Lo proporrei ai miei prof per una gita scolastica, credo che anche i peggio stronzi troverebbero qualcosa di interessante (magari mr.wiggles). Ma tanto si sa, loro leggono solo il manifesto.

p.s.: Gipi è definitivamente il mio nuovo credo