mercoledì 10 giugno 2009

Tagliate la testa al re

Io le analisi sul voto non le faccio e non le leggo. Primo perchè mi annoiano. Secondo perchè ognuno ha il suo modo di intendere i risultati e io non ho strumenti per capire quale sia il più corretto.
Mi limito a constatare.
La cosa più interessante che è emersa è la marea di voti che ha preso Debora Serracchiani: 144.558. Sono 44 mila in più del secondo classificato nel Pd, Vittorio Prodi. Per non citare lo scarto di oltre 60 mila preferenze con il capolista Berlinguer.
Allora si può dire quello che si vuole sulla Serracchiani: che è impreparata, una venduta, una mezzasega et cetera. Però il candidato "nuovo" (o inattuale, come direbbe Francesco) era lei e lei ha preso più voti di tutti.
Io, come ho già detto non faccio riflessioni. Le riflessioni dovrebbe farle il Pd, che dopo aver preso una tronata colossale a europee, provinciali e comunali (dopo i ballottaggi sarà ancora peggio ), dovrebbe ripartire dal buono che ha fatto e ottenuto e che è rappresentato solo ed esclusivamente da lei: Debora Serracchiani, intesa come simbolo di rinnovamento e azzeramento della classe dirigente, non come persona o politico.

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