mercoledì 15 aprile 2009

B (a stream of consciousness)

Ha miliardi di soprannomi e appellativi dispregiativi, è sulla bocca di tutti, è il primo ministro, l'uomo più ricco del paese, il più amato, il più odiato, il più invidiato, il più idolatrato, il più sbeffeggiato. Berlusconi si è ormai trasformato nel più significativo prodotto pop dell'ultimo trentennio. Come dicono è più simile al barattolo di pomodoro Campbell's che a un dittatore novecentesco, e questo perchè la sua affermazione politica è avvenuta non per via o con mezzi coercitivi ma attraverso la pubblicità, democraticamente, secondo i dettami della società dei consumi. Su di lui si è detto di tutto, anche che è la sinistra storica nella fase senile, ma resta oggetto di mistero e interesse. E' un concentrato di tutto ciò che puoi trovare in Italia, dalla cafonaggine all'arrangiarsi per vie quasi-legali. E' al vertice di tutto e in rapporto di amore-odio con ogni italiano, che vede in lui i mali di un popolo e che quindi non può condannarlo in toto in quanto incarnazione dello zeitgeist. L'avversione nostra, di quelli che lo detestano, non è altro che la rabbia di Calibano che vede il suo volto riflesso nello specchio.

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