sabato 9 maggio 2009

Ma lo accantoniamo il buonismo per un attimo?

Il re­spingimento alle frontiere è un un’azione legittima di con­trasto all’immigrazione clan­destina prevista da tutti i do­cumenti Ue e dagli accordi in­ternazionali e praticata anche durante il governo di centro sinistra
Lo ha detto Fassino ai giornali. Ovviamente gli altri big del partito si sono dissociati da questa dichiarazione ribattendo sul carattere razzista che la politica di Maroni sta assumendo.
Prima di esprimermi su Fassino vi dico cosa ne penso della storia degli immigrati respinti onde evitare incomprensioni.
Sono ostinatamente convinto che le politiche di integrazione siano di gran lunga più etiche, giuste e incidenti dell'approccio leghista del levatevi dai coglioni. Bassta vedere i dati che indicano un raddoppio del numero degli immigrati rispetto all'anno precedente. Le persone non vanno mai respinte o cacciate a priori su base di pregiudizi di alcun genere. E' un atteggiamento stupido, da bambini che non vogliono ascoltare. E' necessario confrontarsi con un processo storico, non voltare le spalle; è un attegiamento che nei secoli si è sempre rivelato perdente. La terribile equazione immigrato=delinquente che si è imposta nello zeitgest italiano è indice dello stato politico, culturale e dell'informazione in cui è sprofondato il nostro paese. Sento molte persone che pronunciano "immigrato clandestino" come se parlassero di assassini o pedofili. E' una situazione che io deploro e non posso accettare.
Bene questo è ciò che penso io sul tema dell'immigrazione. Dovrei quindi non essere d'accordo con le affermazioni di Fassino. Bene, invece qui scatta il problema.
In politica si distinguono due piani: quello reale e quello comunicativo. Dopo quindici anni di B. credo che anche i più ostinati trozkisti abbiano capito la preponderanza del secondo ai fini del consenso elettorale. Consenso elettorale che poi si traduce in possibilità di governare e incidere sul piano reale. L'affermazione di Fassino non è solo esempio di realpolitik, ma anche un tentativo di venire incontro ai mal di pancia che ormai, di fatto, sono insiti nella società. So bene che è un lavoro duro fare del modesto populismo, ma sulla moralità e la politica mi sono già espresso. La sinistra deve imparare a fare un po' di demagogia, poi quando va al governo fa tutte le politiche integrative che vuole, può anche nazionalizzare le banche. Però al governo ci deve arrivare.

2 commenti:

granpa ha detto...

Ho pensato lo stesso anche io. Fassino qui a Follonica si è richiamato alle normative europee che consentono i respingimenti. Viene in mente una vecchia distinzione manualistica tra legittimità e giustizia: respingere persone denutrite, derubate e assetate è legittimo, ma ingiusto. Se Fassino risponde alla legge ed ha un codice al posto della coscienza, il suo ragionamento è perfettamente logico e consequenziale. Ma l'uomo è fatto di carne ed ossa, non di leggi. Viene in mente Gordie di de andrè, dove dice che nonostante che gli inglesi piangeranno con lui, la legge non può cambiare.

Zenone ha detto...

verissimo, il punto focale però è la seconda parte del post