
Recentemente alcuni scienziati hanno scoperto che solo il 20 per cento delle fibre che arrivano alla corteccia visiva primaria del cervello proviene dalla retina, mentro il restante 80 % scende dalle regioni del cervello che governano funzioni come la memoria. Secondo Richard Gregory, un neuropsicologo, il 90% della nostra percezione visiva è costituito dalla memoria e meno del 10% dai segnali che arrivano dai nervi sensoriali. Per esempio se vediamo un albero nella radura , con la semplice trasmissione attraverso il nervo ottico della luce che entra nell'occhio, non saremmo in grado di ricostruire la tridimensionalità, la distanza o i dettagli della corteccia. E' la nostra mente che ripempe tutti questi vuoti.
Mentre leggevo di queste cose su Internazionale non ho potuto fare a meno di associare queste scoperte neuropsicologiche alla logica trascendentale di Kant. Con qualche giustapposizione si può affermare che quello che diceva il filosofo tedesco più di 200 anni fa è esattamente quello che queste nuove teorie affermano: la realtà sensibile è filtrata attraverso forme a priori comuni a tutti gli esseri umani. Wow!
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